Quando circa dieci anni fa mi imbattei negli strumenti di Giuseppe Secondo Paganini non potevo immaginare che mi sarei trovato in un caso vero e proprio di “riscoperta”.
Scoprii il “Quartetto Masini” (questo è infatti il nome a cui sono dedicati gli strumenti) in seguito a delle ricerche scaturite dallo studio, all’interno del “Fondo Piancastelli”, di alcuni carteggi di “Rossini”, “Donizzetti e Nicolò Paganini.
Occupandomi dei carteggi venni a sapere che Forlì possedeva un Museo del Teatro all’interno del quale vi erano degli strumenti appartenuti ad Angelo Masini tra cui un quartetto composto da due violini, viola e violoncello marcati Giuseppe Secondo Paganini. Fu quindi il fraintendimento circa il nome “Paganini” che mi portò al museo dove vidi gli strumenti insieme ad altri che erano in un buon stato di conservazione e che però necessitavano di essere restaurati.
A questo punto, dopo aver consultato all’interno del fondo tutto quello che sul nome “Paganini” si poteva trovare, rinvenni delle pubblicazioni in materia (tra cui quella di cui sopra riporto il frontespizio) e dalla lettura di alcuni trattati di liuteria(1) venni a sapere che il liutaio proveniva da un ramo cadetto della famiglia Paganini di Genova, che era figlio di Luigi Paganini, che era nato a Forlì nel 1870 e che abitava e lavorava in via Primavera. La sua biografia fu costellata di eventi che lo portarono addirittura a lavorare in uno dei più famosi atelier di liuteria di Londra.Concorse e vinse presso le grandi esposizioni di Nizza, Gand,Monaco di Baviera , Torino e Marsilia.
Parigi consacrò l’opera dell’artista, nominandolo Membro dell’Accademia degli inventori.
Nel 1899, su commissione del celebre tenore forlivese Angelo Masini, formò il quartetto “di autentica bellezza”: quattro strumenti giudicati perfetti per eleganza di forma,per la vernice chiara e trasparente,il timbro e l’intensità del suono”(2)
(1) Eric Blot – “Un Secolo di Liuteria Italiana 1860/1960” Emilia Romagna;
Carfagna Gangi - “Liutai” Italia Dizionari Biografici;
(2) Anna Maria Mambelli Gavelli - “La pié” n.6 Novembre 1980.

Articolo da me prodotto e pubblicato sulla rivista rivista "Il Melozzo" di Forlì
